Rivista semestrale a cura di Mediterránea
Centro di Studi Interculturali - Università di Trieste
Studi Interculturali è una rivista semestrale, disponibile in versione digitale gratuita e a stampa, con il sistema print on demand.
Viene pubblicata dal 2013 per iniziativa di Mediterránea, Centro di Studi Interculturali del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste.
Il Centro è aperto al contributo di studiosi (accademici e non) interessati alle culture, alle loro relazioni e interazioni, ai temi delle identità e delle modernità.
Interculturalità è una parola di uso recente, ma rappresenta da sempre una realtà abituale nel mondo mediterraneo.
Una relazione interculturale esiste quando due culture o individui si riconoscono reciprocamente pari dignità, pur nelle loro evidenti differenze.
Parte dall’accettazione delle differenze, e cerca di organizzare una convivenza sociale che ne salvaguardi la ricchezza.
Il tentativo è quello di convivere nel rispetto: conoscere l’Altro, capire cosa si pensa e si prova con un’altra lingua, altre credenze, altri costumi e un’altra storia.
Si tratta di rendere comprensibili all’Uno i comportamenti e le credenze dell’Altro: in una relazione interculturale ogni fatto va interpretato in base ai suoi presupposti storico-culturali e non con criteri che gli sono estranei.
Si tenta di instaurare una relazione interculturale partendo dalla comprensione dell’Altro, che è anche comprensione e consapevolezza di noi stessi.
Nel momento in cui comprendo veramente l’Altro posso scoprire che certi elementi della sua cultura servono nella mia: un’incorporazione che irrobustisce la tradizione che li riceve.
Dai tempi del Profeta cristiani, musulmani ed ebrei irrobustiscono le loro rispettive identità in una relazione interculturale, che tutto ha prodotto tranne la fusione in una cultura unica.
Ogni tradizione culturale si arricchisce grazie all’incontro con altre culture, e la multiculturalità è stata la condizione normale di tutte le culture del passato, una volta superata un’eventuale fase iniziale di isolamento.
Se oggi i fenomeni migratori ci sembrano nuovi e preoccupanti, è perché non ci siamo ancora liberati di alcune aberrazioni ideologiche nate nella modernità, come l’idea di far coincidere la realtà-società con l’omogeneità etnica o l’idea dello stato-nazione: un principio teorico irreale nel quale lo “straniero” è ammesso solo nella forma deludente del principio di tolleranza.
La relazione interculturale è una prospettiva globale, a partire dalla quale è possibile prendere in esame sia la relazione interpersonale, sia la concezione della società, sia i rapporti tra persone, società, stato.
Alla base di qualunque fatto sociale o relazione c’è infatti la persona (non l’individuo delle teorie), e la persona è la sua cultura.
E questa cultura è sempre, in maggiore o minor misura, inclusa in una tradizione, mentre può non coincidere con l’etnia nel cui seno si è fisicamente nati.
You don't have to burn books to destroy a culture.
Just get people to stop reading them.
Ray Bradbury
Studi Interculturali è un’iniziativa senza scopo di lucro. I fascicoli della rivista sono distribuiti gratuitamente in formato pdf.
Chi lo desidera può sostenere l’iniziativa richiedendo la versione a stampa della rivista, disponibile grazie al sistema print on demand.
Numero speciale su Prima Guerra Mondiale e Interculturalità a cura di Umberto Rossi.
Il Copyright è di proprietà dei singoli autori degli articoli pubblicati e la riproduzione dei testi deve essere autorizzata.
Freedom is always the freedom of the one who thinks differently.
Rosa Luxemburg
Alla realizzazione di Studi Interculturali collaborano docenti e studiosi appartenenti a diversi ambiti disciplinari, in modo da affrontare con la dovuta apertura mentale il tema dell’interculturalità, ampio e dalle mille sfaccettature.
La redazione è composta da:
Insegna Letteratura Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste.
La sua attività di ricerca è dedicata prevalentemente allo studio della letteratura spagnola dei Secoli d’Oro, al modernismo e al Novecento.
Dirige il Centro di Studi Interculturali “Mediterránea”, che pubblica “Studi Interculturali” e il sito internet www.ilbolerodiravel.org
Laureata all’Università “La Sapienza” di Roma, tra il 1993 ed il 1996 ha lavorato a La Plata (Argentina) presso l’Università Nazionale e presso l’ICI, Istituto di Cultura Italica.È dottore di ricerca in Letteratura Spagnola e attualmente ricercatrice di Letteratura Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trieste.
Si occupa della letteratura judeoespañola nei Balcani e del teatro spagnolo del rinascimento.
È Wissenschaftliche Mitarbeiter alla Freie Universität di Berlino, nella sezione del progetto TOPOI dedicata alla storia della scienza.Si è laureata all’Università “L’Orientale” di Napoli in Studi Arabo Islamici e lì ha conseguito il dottorato in Vicino Oriente e Maghreb, in collaborazione con l’Università di Leida.
La sua attività di ricerca si concentra sulle scienze naturali e sulla loro trasmissione, in particolare manoscritta, nei primi secoli dell’Islam.
Think before you speak. Read before you think.
Fran Lebowitz
Studi Interculturali è aperta ai contributi degli studiosi, accademici e non. Al momento non ci sono call for papers in corso, ma la redazione esamina ogni contributo inviato, sottoponendolo a giudizio di esperti del settore.
Per contatti usare il modulo accanto o inviare una mail a Gianni Ferracuti.